La Francia è in piena seconda ondata di proteste e scioperi contro i piani di Emmanuel Macron di portare l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Le manifestazioni, organizzate da otto sigle sindacali, hanno visto la partecipazione di oltre un milione di persone e si sono svolte in contemporanea con il fermo totale di scuole, trasporti pubblici e altre attività economico -produttive. Ovviamente, è in atto la solita battaglia sui numeri: secondo il sindacato CGT la partecipazione in piazza ha coinvolto due milioni e ottocentomila partecipanti, di cui mezzo milione nella sola Parigi. Per le autorità, invece, si è trattato di 87 mila persone. Ma in occasione della prima protesta di dodici giorni fa i manifestanti sono stati più di un milione e centomila. In ogni caso, la Francia si è ritrovata paralizzata confermando la tradizione che quando si scende in piazza o in sciopero la lotta non è fatta con i guanti di velluto.

In ogni caso, Macron insiste nell’alzare l’età pensionabile. Gli rispondono i sondaggi secondo i quali il 75% dei francesi non vogliono sentir parlare dei cambiamenti che il Presidente ha intenzione d’introdurre. Dalla parte dei sindacati e dei manifestanti c’è anche la considerazione che Macron si trova senza una maggioranza dell’Assemblea Nazionale e, dunque, si tratta di vedere se e dove sarà possibile trovare i voti necessari a varare provvedimenti davvero impopolari.

La risposta di Macron per ora è tutta giocata coinvolgendo le forze di Polizia impegnate con oltre 11 mila poliziotti a Parigi e nelle circa 200 località del resto del Paese in cui si sono svolte le proteste che, in alcuni casi, sono state contrastate con il lancio di gas lacrimogeni e con decine di arresti. Nessuno crede che queste misure fermeranno i lavoratori francesi che, quando si decidono a fare le cose, non le fanno all’acqua di rose.

Una nota curiosa viene dal fatto che il luogo in cui si sono svolte le principali manifestazioni parigine è Place d’Italie. Un involontaria sottolineatura che il nostro Paese è stato uno dei primi ad innalzare significativamente l’età della pensione.

 

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