Don Camillo ha corretto a Peppone il discorso di insediamento. Peppone: Bene bene, ma c’è una cosa che qui non capisco. Là dove io avevo scritto:” Noi abbiamo l’intenzione di far ampliare l’edificio scolastico”, voi avete scritto:” Noi abbiamo l’intenzione di far ampliare l’edificio scolastico e far riparare il campanile della chiesa”, perché?
Don Camillo: È una questione di regole grammaticali (https://www.youtube.com/watch?v=phFagDdV_HY&t=2016s   minn 35 e seguente).

La scena di Guareschi si svolge intorno ad un tavolo. Un tavolo dove è possibile leggere, rileggere e correggere per dare stabilità alle manifestazioni espressive di una nazione. Il tavolo è questo questo nuovo partito. Dove INSIEME con nel cuore il bene comune si fa politica.

L’impegno politico di un partito ha bisogno di una nuova grammatica che abbia regole chiare. Don Camillo non cancella la scuola “la ragione, la scienza, la cultura” ma le affianca il campanile “la tradizione, la fede, i valori condivisi”. INSIEME stanno edificando il loro piccolo paese, metafora dell’Italia. Peppone che ha cervello fino non obbiettare alla correzione perché sa che anche il beneficio campanario è per il bene del paese. Stessa vicenda sarà per la costruenda casa del popolo di contro alla “ci/à giardino” e di stessa sorte per la” Madonna del Borghetto” che sarà inquilina delle prime case popolari del paese. Né Peppone né Don Camillo scendono mai a compromessi ma
edificano la loro comunità mettendola al centro. In nessun caso vince una parte o l’altra ma sempre INSIEME procedono. Oggi i diversi schieramento usano il loro interesse facendolo passare come interesse comune forte di un astensionismo elettorale impressionante.

“INSIEME” è l’ABECEDARIO da cui imparare sintassi, punteggiatura e nuove regole grammaticali che
facciano diventare il verbo “servire” un nuovo verbo ausiliare della politica.

Servire politicamente la famiglia come cellula fondamentale della comunità. Servire politicamente il lavoro come unico ed insostituibile strumento della dignità di ogni cittadino. Servire politicamente la scuola pubblica e non come luogo di crescita e non solo di formazione. Servire politicamente la fragilità in tu/e le sue forme perché nessuno si senta lasciato solo. Servire politicamente la finanza perché diventa strumento di crescita e non di discriminazione.
“Un partito non è fine a sé stesso, un partito è l’organizzazione di buone volontà che ha un certo programma con un certo spirito, che viene da concetti superiori a quelli che possono muovere la vita quotidiana ed è a SERVIZIO di una causa( Alcide De Gasperi)”.

Carlo Polvara

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