Ancora pochi giorni e poi sapremo se il battesimo elettorale di INSIEME in Lombardia avrà prodotto i frutti sperati. Per la prima volta INSIEME si presenta al voto, seppure senza aver potuto utilizzare il proprio simbolo. In Lombardia, i candidati di INSIEME sono presenti nella Lista Moratti, nelle Circoscrizioni di Milano, Brescia, Cremona, Pavia e Varese. Molti dei punti del programma proposto da Letizia Moratti, sono stati condivisi e sostenuti dai nostri candidati. A loro un apprezzato riconoscimento per la passione e l’impegno con cui stanno affrontando questa campagna elettorale, sicuramente non facile e dalle magre prospettive di successo.

La vita politica del Paese, appare svogliata e rinunciataria, privilegiando l’esercizio della delega alla partecipazione diretta, seppur ormai ridotta alla sola pratica del voto. Si asseconda l’idea dell’inutilità della rappresentanza democratica a favore di una semplificazione dell’ordinamento istituzionale e delle regole che lo governano. Troppi impicci, troppa burocrazia, troppo di tutto quello che non serve e quindi, riduciamo, affidandoci a chi decide per tutti: magari uno solo!

Certo il quadro è più articolato, ma la sostanza non cambia. L’ondata di populismo che preme sui regimi democratici è una spia pericolosa e inquietante di quello che potrebbe succedere con la deriva delle istituzioni. Papa Francesco, pur coi suoi acciacchi, continua a scuotere, con la sua pastorale sociale, dall’indifferenza e dal torpore per richiamare tutti a un’azione più vigile e presente, in difesa dei diritti dei più deboli. In un mondo senza più confini si tende sempre più a rifluire nel privato a chiudersi, anziché partecipare attivamente alle questioni che riguardano la salute stessa del Pianeta, sempre più compromessa. Viceversa gli orizzonti si restringono e rinunciamo a prendere coscienza dei turbamenti di un’umanità sfuggente e poco incline alla solidarietà, se non a parole.

Ci stiamo abituando a tutto; anche alla guerra e i morti sono diventati un rituale costante dei nostri giorni. Gli inviti anche pressanti alla memoria e al ricordo di tragedie umanitarie, brutalmente consumate, rischiano di cedere all’indifferenza, come autorevolmente e provocatoriamente ha ricordato Liliana Segre. Il diaframma sempre più incerto e sottile tra realtà e finzione, vero e falso, produce allucinazioni e induce a gesti violenti sempre più frequenti, anche inconsapevoli.

C’entra questo con le elezioni regionali? Dipende sempre dai progetti di vita e da come si pensa di sviluppare le relazioni con la società, con le categorie economiche o da come intendere il buon funzionamento dell’Amministrazione pubblica, dei servizi, della salute, dell’istruzione e della cultura, dei trasporti e dei collegamenti; in buona sostanza di una vita accettabile senza eccessi ma anche senza patemi o preoccupazioni.

Non è questa la materia su cui confrontarci quando siamo chiamati a esprimerci col voto; a scegliere cioè, chi riteniamo sia il più adatto a affrontare i  problemi della quotidianità, nella sua declinazione attuale e futura.

Per essere buoni amministratori servono requisiti e qualità che non si improvvisano. Ci vogliono competenze e preparazione, capacità manageriali e disponibilità all’ascolto e perciò sensibilità, civica e sociale.

INSIEME ha fatto della comunione tra principi cristianamente ispirati e prassi politica il proprio stigma e oggi si presenta, coi propri candidati, al giudizio degli elettori per avviare un nuovo rapporto politico coi cittadini. Abbiamo consapevolezza che tempi e clima di questa campagna non basteranno a far conoscere le nostre idee e i nostri obiettivi, ma era importante iniziare e questo abbiamo fatto e stiamo facendo.

I nostri candidati, ci stanno mettendo il cuore, oltre la faccia e a loro dobbiamo dare tutto il nostro aiuto e sostegno, perché dalla loro affermazione molto dipenderà del futuro di INSIEME; tanto più quanto maggiore sarà il successo del loro risultato.

Questo è il tempo per profondere tutto il nostro impegno, senza se e senza ma, convinti che sia la cosa migliore da fare, in coerenza con gli alti principi cui ci ispiriamo.

Adalberto Notarpietro

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