Una ricognizione fatta di persona presso alcune farmacie romane, nella zona che va da Piazza di Spagna a Piazza Navona, ci dice che le mascherine difficilmente si riescono a trovare nelle farmacie.

Nella stragrande maggioranza dei casi la risposta è che sono state terminate. In altre, che non sarebbero state ancora consegnate. In un paio di casi le mascherine sono state offerte in vendita in confezioni di 50 pezzi con la richiesta, però, del pagamento di una somma che non corrisponde al prezzo calmierato annunciato dal Commissario Arcuri. Non 50 centesimi ciascuna, bensì 60.

Proposti invece altri modelli più costosi, tipo la Ffp2. Anche in questo caso si recita a soggetto, da farmacia a farmacia. Le diverse  richieste oscillano dai sei ai nove euro.

Così la questione è stata tema di alcune piacevoli, ma anche maliziose, conversazioni tra la gente in  fila, in attesa di acquistare medicinali o altri prodotti sanitari, ma non le mascherine. Riflessione generale: le mascherine non si trovano perché c’è stata l’imposizione del prezzo fisso e, quindi, “preferiscono inguattarle” in attesa… di tempi ( e di prezzi ) migliori.

In ogni caso, la bella passeggiata di farmacia in farmacia, in un centro di Roma ancora deserto,  è servita a godersi una Piazza Navona insolita, dove si comincia ad intravedere, come se fosse una lanugine, l’erbetta nata tra i sampietrini, libera di crescere perché il calpestio non la distrugge. Così come un’altra immagine insolita di Fontana di Trevi vuota di romani e di turisti.

 

 

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