La questione è seria, non c’è niente da ridere. Una ragazza, giovane carina e omosessuale, con aspirazioni canore, ottiene un quarto d’ora di celebrità locale grazie ai social dei coetanei in quel di Lione.

Mila è, per l’appunto, giovane e carina (continuiamo: pelle bianca, occhi azzurri e capelli biondi come una damina alla corte di re Artù) inevitabilmente arriva l’approccio. Da parte di un ragazzo, molto eterosessuale e di fede musulmana (come Sagremor della Tavola Rotonda). A Lione ce ne sono tanti.

Il problema è che il Sagremor respinto non si comporta da cavaliere, e la insulta per via della sua omosessualità in maniera molto ma molto pesante. La damina non è da meno e tira fuori insulti altrettanto pesanti sula fede islamica. Risultato: ora vive sotto scorta. Non può più nemmeno andare a scuola.

La Francia è paese cugino dell’Italia, quindi la cosa finisce nei talk show e nella politica. La Segolene Royal, regina del politicamente corretto e della laicità francese, dice di non avere nulla a che vedere con chi insulta la religione altrui. La Marine Le Pen, barricadera dello scorretto e di solito non incline a difendere gli omosessuali quanto semmai i valori di quella che lei dice essere la religione, questa volta fa la crociata in favore della laicità tutta francese.

Risultato: Mila esce allo scoperto, va nell’immancabile talk show e dice di scusarsi, ma solo un po’, se ha offeso qualcuno. Però comunque aggiunge: “Non ho mai voluto colpire degli esseri umani, ho voluto semplicemente blasfemare” (sic).

Cos’è, in fondo, una bestemmia? Un apostrofo rosa tra due parole che non sono “t’amo”. Nemmeno voce dal sen fuggita, ma voluta nel nome della libertà di espressione.

Risultato: la Francia si spacca, qualche criminale potrebbe approfittarne e le prossime elezioni dalle parti di Lione (ci sono tra pochissimo) finiranno falsate per via di questa faccenda. Se certi francesi e certi politici volessero davvero bene alla Francia si comporterebbero in modo assai diverso.

Suggeriamo una possibilità. Segolene Royal potrebbe prendersi da parte il giovane Sagremor e dirgli: “Ascolta, ragazzo mio, capisco che prendere un palo non faccia mai piacere a nessuno, ma insultare una ragazza perché omosessuale è una cosa idiota e incivile. Sei un deficiente. Hai offeso per primo, chiedi scusa per primo”.

Marine Le Pen dovrebbe andare dalla giovanotta e farle senza mezzi termini: “Brutta cretina, ti rendi conto che noi a Parigi abbiamo già avuto Charlie Hebdo? Hai insultato ciò che milioni di persone hanno di più caro, tu piccola stupida che non hai nemmeno l’età per votare e rischi di far saltare un paese intero. Chiedi scusa anche te, e non lo fare più”.

Dopo di che le due, Segolene e Marine, nel nome del diritto all’istruzione potrebbero prendere per mano Mila e riportarla a scuola, di fronte alle telecamere di mezzo mondo. Facendola sedere accanto ad un nuovo compagno di banco: Sagremor l’Orgoglioso. E sarebbe, a questo punto, davvero un trionfo per tutti: per la tolleranza religiosa, per il principio di laicità, per il primato della politica. E per la Francia.

Ah, dimenticavamo: la scuola dove riportarli dovrebbe essere un asilo infantile.

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