Oggi è la Giornata mondiale dell’acqua. Dedicata alla conservazione dei ghiacciai. Certo essa giunge in pieno riflusso ambientalista visto che il tema del cambiamento climatico viene vissuto con sempre maggiore insofferenza dalle pubbliche opinioni e, quindi, dai governi che, salvo rare eccezioni, non hanno la forza di guardare al domani.

La Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day),  istituita nel 1992 dall’Onu, però, continua  ad essere celebrata al fine di sottolineare l’importanza vitale per l’umanità della gestione delle risorse idriche e della salvaguardia dei macro e micro ambienti legati all’acqua. Parliamo, cioè, di ciò che costituisce la materia principale, il 70% circa, presente sulla nostra Terra.

Il tema più generale dell’acqua non può che riguardare il nostro Paese famoso, in particolare, per la dissipazione del tutto gratuita di questo patrimonio e dei costi che essa comporta a causa dalla sua mala gestione. E la risposta non può certo essere quella della privatizzazione cui molti interessi continuano a guardare nonostante vi sia stato al riguardo una esplicita risposta negativa venuta dal referendum del 2011 che disse come la pensavano gli italiani. Esprimendo la loro forte contrarietà perché gestione, sfruttamento e distribuzione dell’acqua rimanesse nella mano pubblica. Ma senza che questo significasse, come purtroppo ancora significa, continuare con quei mancati interventi che fanno sì che vada praticamente disperso o malamente utilizzato oltre il 40% delle nostre risorse idriche.

 

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