Politica Insieme è stata costretta a smentire l’on. Gianfranco Rotondi, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, sul fatto che gli amici sottoscrittori del Manifesto ( CLICCA QUI )partecipassero alla creazione, si tratta di una delle tante iniziative da lui organizzate, dell’ennesima Democrazia cristiana. E’ uno sport in voga che fa assommare le tante dc presenti a una mezza dozzina e nessuna di loro riesce ad andare oltre, spiace dirlo perchè vi sono tanti amici e tante persone per bene, l’offerta di una ” minestra riscaldata”.

Senza guardare tanto per il sottile, l’on. Rotondi annuncia come leader di questo nuovo raggruppamento donne e uomini che mai hanno avuto a che fare con la tradizione dei cattolici democratici. Dietro l’operazione, tutta senza popolo, tutta giocata solo nei corridoi di Camera e Senato e solo sui giornali, la presenza di facce un tantinello usurate da tante, lunghe precedenti battaglie.

Con l’on. Rotondi partecipano alla cosa anche delle persone serie. Amici con i quali non intendo certo intaccare il rapporto umano, pur permanendo una profonda diversità di vedute in ambito politico.

Quali sono queste differenze di vedute? Il Manifesto nasce sulla base della diffusa consapevolezza che il Paese abbia bisogno di una “ rigenerazione”.

Una radicale trasformazione, destinata a partire dal superamento delle logiche seguite finora dalla politica e dalle istituzioni. Ha bisogno  di  progettualità e non più di chiacchiere. Ha bisogno in maniera vitale di un nuovo personale politico. Spiace dirlo: tutto il contrario, insomma, di quanto Gianfranco Rotondi prova a mettere insieme.

Sappiamo benissimo chi c’è dietro il suo progetto e quali ne saranno gli sbocchi. Non è un caso che egli stesso continui a proclamare la necessità di restare legati a quel vecchio mondo del centro destra oramai prosciugato da Matteo Salvini e che con Salvini continua a restare appassionatamente. Lo dimostrano gli annunci delle liste per le prossime elezioni regionali. Invece qualcuno dovrebbe lavorare a una riorganizzazione di un centrodestra serio, moderno, coerente e credibile. Sarebbe un bene per il Paese.

Solo qualche ingenuo o qualche gonzo non vede già quale sarà il risultato di tutti questi annunci. Già ci prefiguriamo l’on. Rotondi a “ champagnare” con Matteo Salvini in tv per qualche vittoria che pure verrà in qualche regione.

Noi non siamo chiusi a nessuno. Però la coerenza che chiediamo a noi stessi, la esigiamo anche dagli altri. L’on. Rotondi è così pieno di buone intenzioni? Ha subito due modi per dimostrarlo: esca dalla destra in maniera chiara e inequivocabile. Con tutti gli esponenti degli altri partitini dc, un po’ tutti sedicenti tali, visto che per la Cassazione nessuno di loro è l’erede della Dc, portino lo Scudo crociato a riposare in pace all’Istituto Sturzo.

Il movimento politico dei cattolici democratici non si rigenera guardandosi indietro e attaccandosi ad un glorioso simbolo solo perché qualche sondaggista dice che presentandosi dietro esso, di colpo, si conquista il  3% dei voti.

Noi vogliamo fare una cosa nuova, questo è quanto significa il Manifesto lanciato da Politica Insieme con Costruire Insieme e Rete Bianca.

Nella smentita all’on. Rotondi, che ha provato a collocare nella sua sporta anche il nostro Manifesto, e questo maldestro tentativo di appropriarsi di iniziative altrui non depone sulla sincerità dei propositi espressi, gli abbiamo detto che i sottoscrittori del Manifesto non hanno fatto quella scelta per ritrovarsi “ legati ad iniziative politiche di personaggi che hanno fatto parte attiva di un sistema politico che vogliamo completamente trasformare”.

Non possiamo che ripetere all’on. Rotondi:  abbiamo l’ardire di “segnare una novità sulla base di una autentica autonomia e di una reale apertura al mondo laico; sulla base di una capacità di proposte programmatiche e facce nuove, già emergenti all’interno del ricco mondo del cattolicesimo democratico popolare, che finora – conclude – si è allontanato dalla politica anche a causa di proposte sbagliate e fuorvianti”.

Giancarlo Infante

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