“Welfare aziendale e territoriale a misura di artigiani, micro e piccole imprese” è un progetto promosso tra luglio 2019 e aprile 2021 dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) del Piemonte nell’ambito della strategia regionale di innovazione sociale “We.Ca.Re” (Welfare Cantiere Regionale) e, nello specifico, del bando “Disseminazione e diffusione del welfare aziendale tramite enti aggregatori”.
Nel periodo compreso tra luglio 2019 e aprile 2021, la CNA piemontese – che rappresenta quasi 20 mila imprese operanti nell’artigianato, nel terziario e nella piccola industria – ha così guidato nel ruolo di capofila un partenariato ampio e qualificato composto dalle associazioni territoriali della CNA stessa. Hanno inoltre aderito all’iniziativa la Città Metropolitana di Torino, la Città di Collegno (TO), la Città di Valenza (AL), il Consorzio Monviso Solidale di Fossano (CN) e l’Unione Montana Valle Maira (CN). Hanno sostenuto il progetto anche l’Associazione Imprenditori per un’Economia Civile (AIPEC) e l’Ufficio della Pastorale del Lavoro della Diocesi di Torino. I ricercatori di Percorsi di secondo welfare hanno operato quali partner scientifici del progetto.
In linea con quanto richiesto dal bando regionale, l’iniziativa mirava a sensibilizzare artigiani, micro, piccole e medie imprese (MPMI) sull’importanza di adottare misure di welfare aziendale e territoriale anche in collaborazione con enti pubblici e soggetti del Terzo Settore. L’idea alla base del progetto era che – se compreso e adeguatamente implementato – il welfare aziendale può divenire una leva strategica per incrementare la competitività delle imprese, trasformandosi anche in un fattore di traino per lo sviluppo sociale ed economico dei territori in cui le aziende operano.
Attraverso una serie di iniziative di animazione territoriale, informazione e mappatura dei bisogni di imprenditori, aziende e lavoratori, il progetto ha così voluto rendere edotte le micro e piccole imprese artigiane associate alla CNA Piemonte dei vantaggi fiscali previsti dalla normativa di riferimento, ma soprattutto degli effetti positivi che le misure di welfare – intese in senso lato, fino a ricomprendere forme di smart working e servizi di prossimità – possono generare in termini di incremento della produttività (con particolare riferimento alle imprenditrici e alle lavoratrici) e miglioramento del clima organizzativo.
Contenuti del rapporto
Il rapporto dà conto delle attività svolte nell’ambito del progetto nel periodo di riferimento, che è stato inevitabilmente influenzato anche dall’avvento della pandemia di Covid-19.
Nello specifico, nella sezione 1 di questo documento sono descritte le attività di informazione e disseminazione adottate soprattutto nella prima fase del progetto. Segue un approfondimento sulle attività di mappatura realizzate: la survey somministrata alle imprese artigiane associate alla CNA Piemonte; un approfondimento sui bisogni di welfare dei dipendenti sondati su un piccolo campione di imprese associate; una ricognizione dell’offerta di welfare da parte dei soggetti del Terzo Settore (sezione 2). Nella sezione 3 si dà conto delle attività di informazione e disseminazione realizzate dall’associazione tramite l’implementazione degli “Sportelli Welfare MPMI”. Nelle ultime due sezioni sono infine discussi gli effetti, attesi e inattesi, diretti e indiretti, riconducibili al progetto (sezione 4) e alcune considerazioni di chiusura sulle prospettive di sostenibilità dell’iniziativa (sezione 5).
Di seguito è possibile scaricare il report finale del progetto “Welfare aziendale e territoriale a misura di artigiani, micro e piccole imprese”. Il testo è frutto di un lavoro congiunto dei ricercatori Federico Razetti e Valentino Santoni sotto la supervisione di Franca Maino, direttrice di Percorsi di secondo welfare.