La nostra è una palestra di pensiero politico che nasce con l’idea di partecipare alla riorganizzazione di una presenza politica di quei credenti e non credenti che vogliono costruire una Politica in grado di trovare nel riferimento alla Costituzione e al pensiero sociale della Chiesa la via per definire una società più giusta, più solidale e più partecipata. Politica Insieme, sulla base del Manifesto Zamagni (CLICCA QUI), individua la possibilità che il mondo cattolico superi le divisioni degli ultimi trent’anni, in particolare quella tra i cosiddetti “cattolici del sociale” e quelli della “morale” per portare una voce di novità in un quadro politico oramai finito, ma che prova a perpetuarsi sulla base di quel bipolarismo causa di molti mali, a partire dalla frammentazione parlamentare e dalla perdita di quella tensione e attenzione verso il grosso dell’elettorato italiano che oggi vive le preoccupazioni di un generale impoverimento economico, sociale e persino umano.

Sulla via della trasformazione siamo disposti ad incamminarci con tutti coloro sinceramente preoccupati delle condizioni del Paese, ricordando il grande insegnamento di Giovanni XXIII quando sostenne la necessità, incontrando un altro viandante, di non chiedergli da dove venga, ma dove vada e, così, vedere se esistesse la possibilità di fare almeno una parte di percorso insieme.

Come palestra di riflessione e di dibattito seguiamo tutte le vicissitudini culturali e politiche che interessano altre organizzazioni e gruppi di cui avvertiamo la stessa nostra tensione e sensibilità. Così, riteniamo opportuno pubblicare l’ultimo contributo di Argomenti 2000 di cui Ernesto Preziosi è la figura di riferimento.

GI

Le modalità con cui termina la XVIII legislatura hanno messo a nudo la fragilità del quadro politico italiano.
È emersa con chiarezza la distanza crescente fra una larga parte delle forze in campo e l’esigenza di articolare
un’azione politica fondata sulla comprensione della realtà e sulla costruzione di consenso attorno a scelte e
proposte credibili. Così, il gesto di non votare la fiducia al governo Draghi, nel quale esprimevano importanti
ministri, da parte di Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia, manifesta un vuoto preoccupante di cultura
politica nella classe dirigente e nel Paese che denota l’assenza di una visione del ruolo dell’Italia e del suo
futuro.

Contrastare questa deriva non può risolversi nel semplice appello al pericolo di deriva autoritaria e nemmeno
nella ricerca di tecnicismi elettorali. La realtà delle cose, pur con la sua drammaticità, apre uno spazio
importante per iniziative politiche che scelgano la via della fatica democratica alla costruzione di una
proposta che nasca dal Paese, sia pensata assieme al Paese e sia al servizio del Paese. È essenziale chiamare
le cittadine e i cittadini a essere non solo elettori, ma prima di tutto attori politici che concorrono a costruire
l’Italia e l’Europa di domani. La diversità di sensibilità, esigenze e capacità che fanno il tessuto del nostro
Paese non sono infatti qualcosa da soppesare nella logica di interessi confliggenti. Serve invece
pensare l’Italia come una comunità-pluralità che è una grande ricchezza, che deve imparare a camminare
assieme.

Europa, ambiente, pace sono le parole chiave di questo orizzonte possibile attorno al quale far
convergere e dare sintesi adeguata alle forze sindacali e imprenditoriali, alla cultura e alla socialità.
Questo tempo chiede il coraggio di cogliere l’occasione della svolta di una economia sostenibile. La crisi
economica, quella climatica e la guerra testimoniano assieme come la transizione ecologica è un processo
che apre orizzonti di futuro e chiede proposte di governo coraggiose: è questa la via per tornare a vedere il
futuro in termini di crescita, nella qualità della vita delle persone. Cura delle persone e cura dell’ambiente
sono vie di costruzione di pace, perché chiamano alla cooperazione e alla solidarietà, chiamano alla
sussidiarietà. Sono questi i cardini su cui poggia il progetto europeo, e sull’Europa è urgente una proposta
coraggiosa: serve fare tesoro della domanda di crescita democratica delle istituzioni dell’Unione e farsene
carico come Paese per dare all’Europa la forza che oggi le manca per essere fattore di pace su scala
planetaria. L’Europa della solidarietà che diventa fraternità è l’occasione che abbiamo davanti per questo
XXI secolo e che occorre edificare fin da ora, assumendo la condizione degli ultimi, dei poveri, dei
disoccupati e degli sfruttati come il metro su cui misurare la qualità dell’agire politico e la sua
progettualità.

Le elezioni che si annunciano sono un passaggio nel quale ritorna il bisogno, per l’Italia del XXI secolo, di
essere una democrazia matura, che non si risolve nel solo momento elettorale ma vive delle dinamiche con
cui i cittadini acquistano coscienza dei problemi, ne elaborano una comprensione e costruiscono un consenso
attorno a soluzioni possibili, eque e lungimiranti. Solo così, puntando a farsi carico, con maturità e coscienza,
della rappresentanza si può offrire al Paese una via percorribile e credibile: quella di agire davvero come
popolo.

Il PD può svolgere in questo momento un ruolo importante, ma per farlo deve cogliere l’urgenza di
farsi carico di dare riconoscibilità e visibilità politiche alle tante forme di aggregazione che esprimono
cultura politica nei territori e nelle città. Questa non è tuttavia l’unica strada possibile. Si apre infatti
uno spazio per una soggettività politica capace di riportare questa parte di paese dentro il discorso politico,
nel quadro di un’alleanza di centrosinistra che altrimenti non avrebbe modo di misurarsi con questa parte
importante e vitale del paese. Pur nei tempi stretti di questa campagna elettorale, è auspicabile la nascita di
un soggetto politico che alle prossime elezioni si faccia portatore di contenuti importanti, dando ad essi la
forma di un progetto organico e chiaro perché radicato nelle cose. Sarebbe un punto di partenza
importante per tentare di soddisfare un’attesa diffusa.

Argomenti2000 negli anni ha speso le proprie forze per elaborare una proposta organica che vada in questa
direzione: la mette oggi a disposizione di questo progetto possibile e di una opzione politica che con sincerità

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