La decisione di sospendere la somministrazione del vaccino Astrazeneca ha provocato sconcerto e preoccupazione. Molte strutture in cui si è proceduto con il prodotto britannico italiano hanno dovuto rimettere in frigo le dosi appena arrivate e s’interrogano su cosa dovranno fare con la seconda dose.
La decisione viene dall’Aifa che a breve si pronuncerà nuovamente e, probabilmente, deciderà por continuare con la sua utilizzazione. Altrimenti, i piani vaccinali di molti paesi europei salteranno per aria. L’Agenzia europea, invece, sostiene che non ci sono gli estremi per l’allarmismo che ha portato Italia, Germania, Francia e Spagna a sospendere la somministrazione di Astrazeneca ( CLICCA QUI ).
Si è nel frattempo scatenata una battaglia di dati e cifre tutte da verificare. Si prendono i valori assoluti di criticità, anche di qualche centinaia di decessi, tutti da collegare direttamente con quello o questo vaccino senza preoccuparsi di rapportarli a quelli della utilizzazione concreta di questo o quel prodotto. Così, nessuno può sapere di che cosa si parli esattamente.
Sulla questione dei vaccini, in generale, e sulla pandemia, in particolare, gli esperti, o sedicenti tali, la stampa e la comunicazione nel loro complesso hanno fatto molto per creare dubbi, seminare incertezze. Quanto ciò sia dovuto a una certa faciloneria, pur di scrivere articoli o a fare audience in televisione, o a malafade non è facile saperlo.
Di certo, come ha scritto recentemente Giancarlo Infante, quello del vaccino appare sicuramente come l’affare del secolo ( CLICCA QUI ) e molto di ciò che si legge o si ascolta non può non essere valutato anche sotto questa luce. Nell’intervento di Infante si portavano delle cifre e delle notizie che fanno riflettere: Astrazeneca è il vaccino che costa meno di tutti ed è uno di quelli per i quali è possibile utilizzare una sola dose.