Secondo il rapporto annuale “State of Climate Action” (CLICCA QUI) nel corso del 2024 l’uso del carbone ha raggiunto livelli record in tutto il mondo rischiando di vanificare i tentativi di contenere il riscaldamento globale. Se l’utilizzazione del carbone per la produzione di energia elettrica è diminuita a fronte dell’aumento delle energie rinnovabili, l’aumento generale della domanda di energia ne ha comportato un maggiore utilizzo.
Il rapporto conferma i ritardi rispetto agli obiettivi prefissati per la riduzione delle emissioni di gas serra, che hanno continuato a crescere. E ricorda che se si vuole davvero raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050, al fine di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, come stabilito dall’accordo di Parigi sul clima, più settori industriali e per il riscaldamento si dovranno utilizzare l’elettricità invece di petrolio, gas o altri combustibili fossili.
Lo studio sottolinea che se la produzione di energia rinnovabile è cresciuta questo non è ancora sufficiente. Si deve infatti almeno raddoppiare la quantità di energia prodotta con l’energia solare e quella eolica al fine di sostenere i tagli alle emissioni inquinanti entro la fine di questo decennio.
Il mondo sta procedendo troppo lentamente nel miglioramento dell’efficienza energetica, in particolare riducendo le emissioni di carbonio generate per il riscaldamento degli edifici e da quelle industriali a proposito delle quali viene fatto notare che il settore siderurgico ha aumentato il rilascio di carbonio nell’atmosfera
Il rapporto lancia anche un allarme sullo stato delle difese naturali della Terra dall’inquinamento quali sono le foreste, le torbiere, le zone umide, e gli oceani che immagazzinano carbonio. Nel 2024, oltre 8 milioni di ettari di foresta sono andati persi definitivamente. Questa cifra è inferiore al picco di quasi 11 milioni di ettari raggiunto nel 2017, ma peggiore dei 7,8 milioni di ettari persi nel 2021. Il mondo deve agire nove volte più velocemente di quanto i governi stiano gestendo per fermare la deforestazione, rileva il rapporto.
Il mese prossimo si terrà in Brasile il vertice ONU sul clima Cop30 con l’obiettivo di rimettere il mondo in linea con l’accordo di Parigi sul clima del 2015, ma le speranze che ciò avvenga sembrano, al momento, davvero scarse.