Le sollecitazioni che l’umanità ha vissuto durante la pandemia hanno toccato tanto gli aspetti sanitari ed economici, quanto, soprattutto, gli aspetti sociali. Quest’ultimi hanno, e, soprattutto, avranno un’evoluzione molto marcata, condizionando inevitabilmente i comportamenti individuali e collettivi.
E’ quindi importante capire come si sta formando la coscienza collettiva e contribuire con decisione affinché tale coscienza sia caratterizzata da valori che arricchiscano la dignità dell’uomo e la prosperità del creato;
Quali stimoli ci lascia il presente; e quale la giusta impostazione per il futuro? Provare a indicare le riflessioni più immediate può aiutare a tracciare un percorso formativo per una nuova coscienza collettiva.
Come affrontare la povertà attuale? Aldilà di interventi caritatevoli, che taluni definirebbero “elemosina”, è vitale affrontare la povertà con la creazione di valore, non solo di carattere economico, quanto culturale e, soprattutto, sociale. Neanche la redistribuzione della ricchezza, se esula da un percorso di creazione di valore, può essere una panacea alla povertà
Un secondo stimolo è il sentimento di solidarietà; la pandemia ha fatto emergere un lato bellissimo dell’uomo, la solidarietà verso l’altro. Quanti esempi di generosità, di altruismo, di sacrifici abbiamo vissuto!. La solidarietà tra lavoro e imprenditori per il bene dell’impresa si è manifestata in maniera sorprendente; non più la “lotta di classe“ ma sacrifici e rinunce reciproche per la sopravvivenza dell’azienda.
Solidarietà che è fortificata dal senso di comunità; il mio bene è correlato al bene dell’altro, il bene della mia comunità è correlato al bene della comunità vicina.
La pandemia ci aiuterà a comprendere che nella nostra comunità globale lo spirito di solidarietà tra le comunità e tra i singoli, è la strada maestra verso un futuro dignitoso per l’uomo e rispettoso del creato.
Altro elemento emerso in questo tempo è la conferma di quanto sia preziosa l’autorità: un’autorità solida e illuminata ci aiuta nei momenti cruciali; solo un sistema centrale solido può trovare risposte adeguate per momenti difficili. E’ importante stimolare le istituzioni anche con legittime contestazioni, senza però mancare mai di valorizzarle. Il rispetto delle regole è emerso in tutta la sua importanza; quanto è rischioso essere fuori dalle regole!
Ritengo, infine, un grave errore pensare che il prossimo futuro sia un’edizione più “sanitarizzata” e più “smart” del recente passato; la scala dei valori personali, economici, culturali e istituzionali è cambiata…è già cambiata. Importante è quindi saperla interpretare e plasmare; in altre parole si sta formando una nuova coscienza collettiva!
Enrico G. Costa
Presidente Ceis ( Centro italiano di solidarietà) di Genova
Pubblicato su Il Secolo XIX