“Panta rei”: lo sostiene Eraclito e ci sta tutta una visione del mondo! E questa, almeno così pare, è pure la filosofia del Governo in carica. Altrimenti non si spiegherebbe la soppressione delle multe comminate, a suo tempo, ai “no-vax”.
Tutto, ininterrottamente, scorre. Le cose del mondo, ogni situazione scivola via in un moto incessante in cui i contrari si elidono l’un l’altro, cosicché nulla ha più alcun valore, nessuna consistenza, se non, appunto, il “movimento” in sé, un divenire perpetuo che, senza posa, assimila ogni cosa e la vanifica.
Non c’è da sorprendersi. Forse, più di quanto ne siamo consapevoli, questa è una legge dei giorni nostri. Nel torrente in piena della comunicazione, tutto rimbalza e si disperde, tutto succede in fretta e d’impeto, prima che la memoria registri l’evento, lo soppesi e lo conservi.
Insomma, se si vuole, si può farla franca, a costo di ferire la memoria di chi di Covid c’è morto e di chi ancora piange troppe dipartite premature.
Messa li’ d’un fiato, negli spiragli di un telegiornale, stretta tra i massacri di una guerra e gli orrori di un’altra sciagura, neppure c’è tempo di misurarne il peso.
Eppure, è una notizia grave.Fortemente diseducativo. Offensiva per il rigore della scienza. La salute è un bene personale e, nel contempo, collettivo.
Vi sono provvedimenti di sanità pubblica per i quali, ove vengano disattesi, una responsabilità morale grave ricade su chi, violando la norma in nome della propria libertà , compromette quella altrui. Il vaccino è uno di questi provvedimenti.
Se poi accediamo alla teoria del “complotto” plutocratico delle multinazionali del farmaco, alla commedia subentra la farsa.
Ma, tant’è: così stanno le cose e questo è quanto oggi passa il convento.
Incrociamo le dita per la prossima volta….