La senatrice Tiziana Drago, recentemente passata a Fratelli d’Italia, contesta a Politica Insieme le nostre considerazioni sulle difficoltà di Giorgia Meloni a dire una parola chiara sulla matrice neofascista di quanti hanno messo a soqquadro la sede nazionale della CGIL, il pronto soccorso di un ospedale romano e il centro della Capitale. La senatrice mi chiede dalla sua pagina Facebook ( CLICCA QUI ) di dimostrare personalmente “un briciolo di onestà intellettuale” e di rivedere quanto pubblicato nei giorni scorsi ( CLICCA QUI e QUI ). In realtà, non sento proprio la necessità di rivedere alcunché. Mi sono limitato a ricordare a Giorgia Meloni che, come dimostrano i gravissimi fatti di Roma, il problema dei neofascisti, e delle loro derive antisemite e razziste, è serio. Ed è bene arrestarne di più di loro per evitare di ripercorrere brutte e sanguinose pagine della nostra storia di qualche decennio fa.
Alla senatrice Drago mi corre l’obbligo di ricordare di non essere stato io a sostenere di non conoscere “la matrice” di chi ha compiuto un gesto gravissimo, davvero lesivo dei principi democratici e della convivenza civile, all’insegna del più classico stile da squadristi fascisti. Vorrà riconoscere che la reticenza da parte di Giorgia Meloni non me la sono certo inventata io, visto che la leader di Fratelli d’Italia l’ha mostrata, attraverso la televisione, a tutto il mondo. Che poi Fratelli d’Italia abbia espresso solidarietà al sindacato non ho affatto difficoltà a riconoscerlo come un gesto significativo. Peccato che sia giunto in ritardo, dopo che tanto evidentemente si erano dimostrati i fatti. Mi sembra poi davvero difficile negare il fatto che Giorgia Meloni e Matteo Salvini provino tuttora ad addossare agli agenti di Polizia la responsabilità dell’accaduto. Qui si che c’è un problema di onestà intellettuale …
C’ è però un punto della dichiarazione della senatrice Drago che mi colpisce ancora di più. Quando si chiede ironizzando sul nostro nome: “Politica insieme di cosa? Verso dove? E con chi?”. Forse pensa che, siccome ci chiamiamo Politica Insieme, per noi tutti i gatti siano bigi e che si sia disponibili a stare con tutti per fare quella che l’esponente di Fdi chiama una Politicainsieme sdolcinata e senza carattere, oppure opportunistica e senza qualità?
Le rispondo subito: noi siamo per una linea di autonomia e ci sentiamo alternativi a tutti i partiti. Soprattutto a quelli che restano espressione di una cultura politica che non ci appartiene com’è quella di un conservatorismo che non diventa più attraente solamente perché c’è ora attaccato, ma con lo scotch, il termine “riformista”. Strana dimostrazione di un complesso di colpa su cui ci sarebbe da analizzare a lungo… Ci sentiamo alternativi anche ai loro dirimpettai del centrosinistra per le note loro mancanze su cui siamo ritornati più e più volte. Politica Insieme per noi è quella che riguarda e coinvolge chi crede davvero in una politica solidale, inclusiva e di trasformazione.
Giancarlo Infante