La conferma di Robert Kennedy Jr a Segretario alla sanità dell’esecutivo di Donald Trump ha coinciso con la decisione del Presidente  firmare un ordine esecutivo per declassificare i documenti relativi agli assassinii di John F. Kennedy, di Robert F. Kennedy e di Martin Luther King. Non possiamo essere certi che ciò potrà portare a raggiungere una verità oggettiva, ma l’intento è evidente.  Qualunque possa essere il giudizio politico ed anche umano sulla persona Trump, la verità storica incontrovertibile sono i due attentati di cui è stato fatto oggetto, al primo dei quali è scampato miracolosamente. Cercare di capire meglio le dinamiche dei passati attentati potrebbe chiarire molte cose: ad esempio come mai il suo cecchino fosse stato segnalato da più presenti sul luogo, ma senza che nessuno  intervenisse.

Le uccisioni erano cominciate con il Presidente Lincoln, colpito non per le sue politiche a favore dell’integrazione della popolazione di colore, secondo la vulgata, ma perché voleva che fosse lo stato a stampare moneta, motivazione che per alcuni è anche all’origine delle esecuzioni di Saddam e Gheddafi. Ironia della sorte, Kennedy era su una Ford Lincoln quando fu ucciso. Quando si entra nel teatro di Washington dove Lincoln fu ucciso, si è accolti dalla canzone “Prepare the Way of the Lord”, un’esortazione che dovrebbe accompagnarci sempre tutti. Lincoln fu ucciso alle 10 e 10, l’ora che viene segnata su tutti gli orologi in vendita: le lancette si dispongono così a formare una V, simbolo da molti considerato come la firma dei mandanti.

Probabilmente la storia del Pianeta è cambiata dopo l’assassinio dei Kennedy, e non in meglio. I depistaggi, i tanti testimoni morti, il fatto che ancora non si possa avere una verità credibile dopo 62 anni per JFK, non toglie che vi sia materiale sufficiente per poter formulare un pensiero compiuto sui fatti. In un tg ho sentito il giornalista dire che ci sarà una grande rivincita dei cosiddetti complottisti, anche se per me complottista è chi fa il complotto e non chi lo ipotizza o lo scopre. Una verità però già si conosce per l’omicidio di RFK, e cioè che i colpi andati a segno erano stati 13, ma la pistola dello strano attentatore aveva solo 8 colpi.

Ricordo anche che tre anni prima dell’assassinio Kennedy, il suo predecessore, Dwight “Ike” Eisenhower, nel suo discorso di commiato, aveva messo in guardia la nazione dal cosiddetto complesso militare industriale: anche lui un complottista? In moltissimi hanno perso la vita in conseguenza di visioni guerrafondaie portate avanti unicamente per poter trarre profitto dalla vendita di armi e dalle catastrofi create. Nella sua struggente ballata “The murder most foul”, ovvero “Il più ripugnante degli assassinii”, sull’uccisione di John Kennedy, Bob Dylan parla di un giorno “che vivrà per sempre nell’infamia”: allora dovremmo essere tutti d’accordo che ogni sforzo debba essere fatto per avvicinarsi il più possibile alla verità affinché l’abominio non si ripeta, e ben vengano quindi le desecretazioni cui tutti dovremmo plaudire.

Qualcuno è in grado di ipotizzare quali conseguenze ci sarebbero state se il proiettile che ha sfiorato Trump avesse avuto una traiettoria diversa di un solo centimetro? È un compito arduo, ma forse potremmo anche solo pensare che la guerra in Ucraina si sarebbe protratta ad libitum e non avremmo avuto il gran parlare di pace che abbiamo adesso.

E allora penso che tutti dovrebbero fare un bagno di realismo e ricordare le parole di Trump, che ha detto in più occasioni che se fosse stato lui Presidente quella “stupida guerra” non sarebbe mai scoppiata, anche ricordando il diverso esito della crisi di Cuba.  E, per la cronaca, si deve ricordare anche che Putin ha affermato che alle scorse elezioni presidenziali la vittoria è stata sottratta a Trump: a riguardo qualcuno ha fatto notare che nelle elezioni del 2012 e 2016 i voti democratici erano stati circa 65 milioni per balzare a 81 milioni nel 2020, altra carne al fuoco per i complottisti e per le rivendicazioni di Trump sui presunti brogli.

Nel frattempo si scopre che il cattolico Biden diventa Gran maestro della Massoneria un giorno prima dell’insediamento di Trump (CLICCA QUI).

Massimo Brundisini

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