40 mila: un numero che spaventa solo chi l’ambiente lo vuole tutelare. E il resto? Beh, diciamo che non ci fanno caso. 40 mila sono i reati commessi contro l’ambiente in un solo anno. Li ha classificati, come accade da molti anni, Legambiente con il Rapporto sulle Ecomafie. Appuntamento fisso che ci tocca onorare. A quelli che al Rapporto non ci fanno caso, evidentemente, non interessa nemmeno che da un anno all’altro i pasticci anti-ambiente siano aumentati quasi del 15 % : al ritmo di 4,6 all’ora. Ma lo Stato dov’è ? A scegliere le ditte che devono fare i lavori pubblici. Un momento, di cosa parliamo ? Di un paradosso. Certo, perché da una parte lo Stato nelle sue mille articolazioni assegna i lavori e dall’altra è costretto a fare inchieste sulla corruzione negli appalti di carattere ambientale. Le maglie per sfuggire ai controlli sono ancora troppo larghe. Il Paese dei furbi non dorme mai e il pragmatismo di chi non si cura del contesto ambientale in cui agisce. è la cifra distintiva, purtroppo, di decine di imprese. In un anno sono state denunciate più di 37 mila persone coinvolte in traffico di rifiuti, smaltimento illegale, abusi edilizi. Nei tribunali aumentano i faldoni, le memorie degli avvocati e dei periti. Vuoi che la patria del diritto neghi a chicchessia il diritto (repetita ) di difendersi ? E, pensa un po’, anche di farla franca, mentre il giro delle ecomafie è salito a 9,3 miliardi di euro ? Chi ne gode ? Migliaia di connazionali, probi cittadini, che magari presentano regolarmente la dichiarazione annuale dei redditi, ma truccata. Nessuno farà mai una rivoluzione contro costoro, perché, come diceva Ennio Flaiano, in Italia ci si conosce tutti.
Chi scrive queste righe la pensa come Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente “Nella lotta alla criminalità ambientale l’Italia acceleri il passo con il recepimento della direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente” e ci illudiamo che accada. Non solo io e Ciafani, spero. Il Parlamento dovrebbe farlo entro maggio 2026, ma c’è la voglia di concludere tutto nei tempi giusti ? Il disegno di legge ha già avuto un primo via libera dal Senato e ora è in discussione alla Camera. Basta poco per riprenderlo e arrestare un degrado insopportabile. Anche per coloro che non ci fanno caso.
Nunzio Ingiusto
Pubblicato su www.humaneworldmagazine.com