Passeggiando per strada in un giorno qualunque e guardando i volti dei passanti, mi sono accorto, e penso possa essere esperienza comune, che è molto più frequente osservare facce accigliate e pensose piuttosto che serene e spensierate. Sappiamo che sono le politiche nazionali e mondiali a creare, in buona parte, le condizioni in cui ci troviamo a vivere le nostre esistenze: allora è giusto ipotizzare che, modificando le politiche, anche le facce e le vite dei nostri fratelli passanti potrebbero cambiare e virare verso una maggior serenità. Possiamo anche ipotizzare che dietro quei volti accigliati si possa scorgere la perdita della speranza in un mondo migliore, e che proprio a causa di tale perdita possa nascere quell’abulia che poi porta all’astensionismo.

Ecco quindi che il partito che riuscirà a recuperare i voti degli astenuti, che costituiscono il primo partito in assoluto, sarà quello che saprà dare, oltre a risposte credibili, soprattutto una speranza concreta. Ed allora proviamo a ipotizzare quale potrebbe essere una credibile risposta, ma soprattutto una concreta speranza: premetto che elencherò dei fatti senza dare giudizi, con la convinzione che sia indispensabile conoscere tutti i fatti, al di là di schieramenti e propaganda.

Facendo seguito alle mie precedenti considerazioni riguardanti il dichiarato ateismo di Yuval Harari (CLICCA QUI),  principale teorico delle iniziative dei Forum mondiali, centri di potere reali, riporto una notizia che mi ha molto colpito per il suo essere davvero alternativa.  Rappresenta infatti, teoricamente, lo speculare contraltare della visione di Harari, che possiamo senz’altro definire “senza Dio” (e il puntare sul modello cinese ne è una riprova) e che, a causa di tale vizio di fondo, sarà capace di generare solo negatività, dolore e disperazione, inducendoci tra l’altro a credere che le situazioni negative nelle quali ci dibattiamo siano ineludibili: questo stato di cose permette a forze negative di governare ed imperversare su popolazioni prostrate a causa di ogni sorta di catastrofe incombente, o già in atto o anche, beffardamente, profetizzata.

La notizia ce la da il Guardian, che ci informa della nascita del MIR (CLICCA QUI), ovvero Movimento internazionale dei Russofili, e qui posso immaginare i sobbalzi sulle sedie….

 Colpiscono alcuni nomi dei presenti al Congresso tenutosi presso il Museo Puskin di Mosca: l’attore Steven Seagal, che si dichiara al 100% russofilo e a 1 milione % russo, il nipote del Generale De Gaulle, la Principessa Vittoria Alliata di Villafranca, tra gli altri.

Pierre de Gaulle, nipote del generale francese e relatore al convegno, in un’intervista al Guardian, ha detto: “Sono qui per promuovere la pace e l’amicizia, e credo che questo conflitto sia stato provocato e causato da interessi anglosassoni… penso che stia mettendo il mondo in grave pericolo, e sono qui per combatterlo”.

Il giovane de Gaulle aveva già suscitato polemiche. Il mese scorso, aveva detto a un quotidiano francese, Le Parisien, che l’occidente aveva “purtroppo lasciato che [Volodymyr] Zelenskiy, i suoi oligarchi e gruppi militari neonazisti si chiudessero in una spirale di guerra”. Quando gli era stata chiesta la sua posizione sul conflitto, aveva invocato con orgoglio suo nonno. “Il Generale De Gaulle aveva una conoscenza molto profonda dei leader e del popolo russo”, ha detto alla conferenza. “Quindi era abbastanza consapevole dell’interesse e della necessità geografica per l’Europa e la Francia di allearsi con la Russia. Sempre più persone stanno prendendo coscienza che questo conflitto è stato creato per rompere il blocco unico dell’Europa, a vantaggio degli americani”. E purtroppo, aggiungo io, spingere la Russia nelle braccia della Cina.

Penso che sia anche doveroso, per completezza d’informazione, segnalare che alla conferenza ha inviato un entusiastico messaggio, sulla stessa falsariga, Monsignor Viganò (altro sobbalzo!!!). Ripeto che, senza voler dare alcun giudizio nel merito, citerò solo alcune affermazioni che riprendono la tesi del controllo del Pianeta da parte di forze negative: “La crisi presente ci mostra il crollo di un Occidente corrotto, ma che ha ancora un destino, se ritrova la propria missione provvidenziale e riconosce ciò che la accomuna alla missione della Russia. Gli eventi recenti ci hanno mostrato che l’ateismo materialista che devastò l’Impero Russo e il mondo dal 1917 – come annunciò la Santissima Vergine Maria a Fatima – si è oggi unito al liberalismo nell’ideologia globalista, che è alla base del delirante progetto del Nuovo Ordine Mondiale. Un progetto infernale, come giustamente ha evidenziato in un suo recente intervento il Presidente Vladimir Putin, in cui l’odio per la civiltà cristiana vuole creare una società di schiavi asserviti all’élite di Davos. Una società distopica, senza passato e senza futuro, senza Fede e senza ideali, senza cultura e senz’arte, senza padri e madri, senza famiglia e Stato, senza maestri e guide spirituali, senza rispetto per gli anziani e speranze per i nostri figli (e senza Dio, ripeto io). Non possiamo stupirci che, dopo aver scristianizzato il mondo occidentale, questa élite consideri la Russia un nemico da abbattere”. Ecco quindi, al di là delle personalizzazioni e delle persone, un concetto che ritorna, cioè in poche e semplici parole, la denuncia, che ormai giunge da più parti, di un Pianeta sottomesso ad un’élite negativa, dedita allo sfruttamento di tutte le risorse planetarie, preoccupata solo della propria autoconservazione, che non agisce per il bene dei cittadini e che vede nella cristianità il solo nemico capace di farle fronte (CLICCA QUI).

Da questa visione alternativa ne consegue che il partito che mira ad intercettare il voto astensionista, potrebbe fornire una spiegazione realistica del perché della situazione di estrema negatività che regna sul nostro Pianeta, cioè il governo di personaggi negativi, ed al tempo stesso farsi portatore di una speranza di resurrezione: vediamo come.

Per iniziare, e tornare sul campo in maniera concreta, segnalo questa illuminante intervista a Carlo Rovelli, uno dei fisici più noti al mondo, che, sulla scia di Albert Einstein e Bertrand Russel, ci descrive mirabilmente e con chiarezza esemplare, dal suo punto di vista, l’attuale situazione di conflitto e fornisce qualche utile suggerimento per il raggiungimento della Pace (dal minuto 12 CLICCA QUI). Il famosissimo fisico esprime in libertà le sue posizioni ricche di grande saggezza e buon senso, e sorride, come spiega in un’intervista al Fatto Quotidiano, se qualche tifoso schierato lo addita come filo-putiniano.

Certo, l’alleanza della Russia con la Cina ha dei risvolti inquietanti, si rischia di finire dalla padella nella brace, visto il duro sistema di potere esistente in Cina. Alla luce degli ultimi eventi, mia moglie mi ha chiesto se preferissi stare sotto gli americani o i cinesi, gli ho risposto con nessuno dei due. E allora? Ritorna imperioso il vecchio monito di San Giovanni Paolo II, l’Europa autonoma, e cristiana, da Lisbona a Vladivostock, e quindi comprendente la Russia. Utopia? Solo un Europa così ricostituita e quindi forte, potrà imporsi come vero contraltare all’emergente egemonia cinese che si sta sempre più concretamente palesando: conosciamo purtroppo l’atteggiamento nei confronti delle religioni, Tibet docet. Molto diverso l’atteggiamento della Russia.

Una considerazione a latere di carattere molto pratico: pensiamo davvero di poter fermare le aggressioni ai cristiani nel mondo senza l’aiuto della Russia?

Per chi volesse intanto approfondire l’eterno tema dei cattolici in politica, segnalo che sul sito della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna è possibile rivedere gli interventi dei relatori al convegno annuale su “Chiesa e Politica”: tra questi segnalo quello di Monsignor Mario Toso, Vescovo di Faenza, appassionato autore di libri quali “Cattolici e politica” e “Se vuoi la pace prepara istituzioni di pace”, entrambi con prefazione di Stefano Zamagni. Il titolo della sua relazione è “La politica al servizio del bene comune” (CLICCA QUI e QUI)

Una breve nota a margine riguardo la decisione su Putin del tribunale dell’Aja, come si sa non riconosciuto da USA, Cina e Russia e Ucraina, tra gli altri: non solo Washington non riconosce la Corte dell’Aia, ma ha una legge contro di essa. Nel 2002 gli USA hanno approvato l’Hague Invasion Act, che stabilisce che se qualsiasi funzionario degli Stati Uniti o NATO venisse accusato di crimini di guerra presso la Corte Penale Internazionale, gli Stati Uniti invaderanno e useranno la forza contro la Corte. La legge consente al Presidente degli Stati Uniti di ordinare un’azione militare, come ad esempio l’invasione dell’Aja, dove si trova la Corte penale internazionale, per proteggere i funzionari e il personale militare americani dall’accusa o salvarli dalla custodia ovunque siano detenuti. Ci auguriamo che anche Putin non faccia promulgare una legge analoga, anche se l’ex presidente Medvedev ha minacciato di lanciare un missile sul tribunale dell’Aja.

Nel frattempo si viene a sapere, sempre dal Fatto, che il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan, che ha accusato Putin per aver evacuato bambini da una zona di guerra, ha fatto rilasciare suo fratello, condannato per pedofilia, Imran Khan da una prigione del Regno Unito con una pena ridotta alla metà. Questo un mese fa, ma può essere solo un caso (CLICCA QUI).

Ricordiamo per inciso, sempre grazie a Maurizio Blondet, che Noam Chomsky, forse il più autorevole intellettuale del Pianeta, ha detto: “Se le leggi Norimberga fossero attuate ancora oggi, ogni presidente americano del dopoguerra sarebbe stato impiccato”, da un intervento al Saint Michael’s College, nel Vermont. Ricordiamo anche che l’impavido, e aggiungerei angelico, professor Orsini ha affermato che criminale di guerra è stato a suo tempo anche George Bush jr. in Iraq, violando il Diritto Internazionale e calpestando l’integrità territoriale di una nazione che da allora non si è più ripresa, tra l’altro adducendo false prove. Più di recente, afferma Orsini, lo è stato lo stesso Zelensky nel Donbass, dove ci sono stati 14000 morti civili dal 2014 al 2022, eventi spesso dimenticati.

Sempre grazie a Blondet, segnalo una notizia a latere che ci dovrebbe far riflettere, in linea con le recenti rivelazioni riguardo la ingegnerizzazione del virus (CLICCA QUI).

E allora ecco che, sic stantibus rebus, ci sarebbe bisogno di una vera e propria rivoluzione. Come suggerimento, sempre  provocatorio, voglio ricordare che esiste un partito messicano con un nome che sicuramente propone il più paradossale degli ossimori, ossia, Partito Rivoluzionario Istituzionale: si potrebbe allora ipotizzare (come secondo nome a INSIEME) Partito Cristiano Popolare Rivoluzionario (Istituzionale?), per ribadire la diversa visione rispetto alla gestione disastrosa del Pianeta, per poi iniziare a sognare la nascita di un Impero del Bene, come avevo immaginato in un precedente scritto (CLICCA QUI)  . La prima mossa di questo partito rivoluzionario dovrebbe essere l’uscita immediata dalla NATO, come segno di rifiuto della falsa logica coatta e perversa degli opposti schieramenti, e anche come esempio per altre nazioni. Siamo allo scontro muscolare che, anche se non si arrivasse alle estreme conseguenze, ci condanna ad una vita priva di serenità e ad uno stillicidio continuo di disumanità. Una posizione così eclatante avrebbe l’immediato risvolto di accendere i riflettori sul partito, e visto che la quota parte degli italiani contrari all’invio di armi corrisponde pressoché alla quota di astenuti alle ultime regionali (circa il 60%), ecco che una posizione finalmente libera, positiva e propositiva premierebbe senz’altro la scelta coraggiosa in termini di consenso. Timore per le rappresaglie americane? Come tutti ribadiscono ad ogni piè sospinto sulla situazione in Ucraina, la libertà ha il suo prezzo, e in questo caso non è ipotizzabile un intervento armato.

Davvero vogliamo trascorrere le nostre esistenze alla mercé di politiche contrarie ai nostri interessi, al buon senso, agli obblighi morali, alla pietà umana, e soprattutto ai valori cristiani e al rispetto del creato? Sta a noi, per dimostrare di essere davvero la civiltà evoluta che ci vantiamo di essere, dare il semplicissimo buon esempio e perlomeno indicare all’Umanità un destino degno del suo nome. Quale visione del mondo prevarrà? lo sapremo presto, ma confidiamo anche nel giudizio Divino finale, come dal Salmo seguente

Salmo 52:
Perché ti vanti del male
o prepotente nella tua iniquità?

Ordisci insidie ogni giorno;
la tua lingua è come lama affilata,
artefice di inganni.
Tu preferisci il male al bene,
la menzogna al parlare sincero.
Ami ogni parola di rovina,
o lingua di impostura.

Perciò Dio ti demolirà per sempre,
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.

Massimo Brundisini

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