Sono state 277.775 le persone accolte e sostenute dai centri di ascolto e dai servizi della rete Caritas in Italia nel corso del 2024. Un numero in crescita del 3 per cento rispetto al 2023 e del 62,6 per cento rispetto a dieci anni fa (2014). I dati sono stati diffusi nel corso della presentazione a Roma del Report statistico 2025 e del Bilancio sociale di Caritas Italiana.
All’evento hanno preso parte, tra gli altri, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, presidente di Caritas Italiana, Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale Forum Terzo Settore, e don Marco Pagniello direttore di Caritas Italiana.
I numeri contenuti nel report sono preoccupanti e, allo stesso tempo, significativi poiché colpiscono per la loro ampiezza e per la gravità delle situazioni che rappresentano; le informazioni provengono infatti da 3.341 servizi distribuiti in 204 diocesi pari al 92,7 per cento delle diocesi italiane.
Situazione sempre più difficile soprattutto per gli anziani
La povertà nel nostro Paese, dunque, è peggiorata nell’ultimo decennio e sta cambiando volto. Si tratta di un fenomeno sempre più radicato, cronico e multidimensionale, che colpisce lavoratori, famiglie e anziani. «In Italia — ha dichiarato ai media vaticani don Marco Pagniello — sono aumentati i poveri assoluti e crescono i cosiddetti working poor.
Una condizione che interessa anzitutto famiglie con figli, donne e anziani, ossia le categorie più fragili della popolazione. Esistono contesti sociali in cui l’accesso ai diritti fondamentali — sanità, istruzione, lavoro dignitoso, casa — è negato o fortemente ostacolato». Un altro segnale allarmante è rappresentato dall’aumento delle richieste di aiuto da parte degli anziani, che sono raddoppiati in dieci anni, passando dal 7,7 per cento nel 2015 al 14,3 per cento nel 2024. «Questo ci deve far riflettere — spiega il direttore di Caritas Italiana — e ci deve aiutare a capire che viviamo in un momento che interpella la coscienza collettiva, spingendoci a non rimanere spettatori ma a scegliere, ancora una volta, di stare sulla soglia della storia, abitandone i margini, per trasformarli in luoghi di incontro e di affermazione della giustizia». Don Pagniello, inoltre, tende ad evidenziare che «con questo spirito, il Bilancio sociale si inserisce nel cammino sinodale della Chiesa che chiede a tutte le comunità di ascoltare e accompagnare i poveri come fratelli, scrivendo con loro nuove storie di riscatto e affermando, insieme, dignità e diritti.
La missione di Caritas — prosegue — non si esaurisce, infatti, nell’assistenza immediata o nel sostegno a quei bisogni evidenti che raggiungono i nostri centri di ascolto. Le mense diocesane, gli empori e i numerosi servizi attivati sui territori sono il segno concreto di una carità che si mette al servizio della speranza».
Pubblicato su www.vaticannews.va