Premessa
La politica sanitaria eterogenea del governo Meloni , aumentare la spesa sanitaria senza cambiare le regole, ha determinato il collasso del SSN, essendo viziata da un errore di metodo( regolamentazione del Rapporto Stato/Regioni in tema di sanita dal Patto di Stabilità, abolito dal 1/01/2016) e di merito (impossibile conciliazione tra risorse finanziarie limitate e bisogni sanitari illimitati). Di qui l’inevitabile dissesto dei bilanci, rimediato con i tagli orizzontali della spesa. Che fare?
La raccomandazione OCSE
L’alternativa è il disegno di legge dell’on Schlein di riforma della Sanita pubblica (n.1741del 26/02/2024), basato sulla raccomandazione OCSE di ricorrere ad investimenti mirati a produrre significativi risparmi sui costi dell’assistenza sanitaria al fine di più che compensare i costi dell’aumento della spesa sanitaria, richiesto dalle nuove esigenze.
Questo criterio è una scelta obbligata perché il nuovo Patto di Stabilità e Crescita Europeo comporta notevoli tagli alle spese. che colpiranno di più quei Paesi, come l’Italia, che dovendo fare i conti con una forte riduzione del debito pubblico, dovrà rinunziare a ben 4.5 miliardi destinati alla sanita oltre che edilizia e scuola. Resta da definire come realizzare l’indicazione della raccomandazione che richiede di migliorare la resilienza dei sistemi sanitari ridefinendo le funzioni ed il coordinamento delle istituzioni già presenti sul territorio
Il comma 546dellalegge n.208/2015 e la raccomandazione dell’OCSE
La risposta è stata data dal Patto della Salute 2013/2015 voluto, dal ministro Renato Balduzzi, per la necessità di ripensare l’intero sistema della governance della Sanità a seguito della ridefinizione di regole e competenze istituzionali di Stato e Regioni, determinato dalla riforma costituzionale del 2012. Ne è derivato un Servizio Sanitario nazionale, governato non più solo dall’osservanza della conformità alla legge ma anche dall’equilibrio di bilancio e dal concorso alla sostenibilità del debito pubblico che, determinano la dipendenza dalla sostenibilità finanziaria.
La verifica della funzionalità di questa impostazione è rappresentata dal comma 546 della legge n.208/2015 che, traducendo le conclusioni della commissione di studio da me presieduta, ha risolto la duplice perversità gestionale delle strutture ospedaliere a conduzione universitaria. La causa più importante dei disavanzi sanitari regionali e delle criticità dei bilanci delle università dotate di facoltà di medicina. Ne e derivata una più efficace e sinergica integrazione tra le attività di prevenzione, cura e riabilitazione e le attività di didattica e ricerca, avendo risolto i problemi relativi alla garanzia della produttività del personale universitario e del rispetto del suo stato giuridico, dell’indipendenza del numero dei reparti da quello delle cattedre universitarie e ,del rapporto tra l’indennità di esclusi vita ed i benefici economici ricavati dall’azienda ospedaliero/universitaria.
La sua applicazione, in ormai quasi tutti i protocolli d’intesa Regioni/Università, ha consentito di reperire, abbattendo il più importante spreco , le risorse finanziarie necessarie per ottimizzare l’integrazione tra attività ospedaliera ed attività di ricerca e didattica. Pertanto l’architettura del disegno di legge dell’on Schlein trova ideale e definitiva conferma nel citato comma 546 essendo anch’essa allocata nel nuovo sistema di governance della sanita determinato dalla riforma costituzionale del 2012.In altri termini con lo stesso schema che è riuscito ad ottimizzare la gestione dei reparti ospedalieri a conduzione universitaria sara possibile con la Qualità del SSN proposto dall’on Schlein equilibrare con investimenti mirati a realizzare significativi risparmi sui costi del servizio sanitario, l’aumento delle spese reso necessario dalle accresciute esigenze.
Implicazioni del disegno di legge di riforma del SSN di Eddy Schlein
Il disegno di legge Schlein copre, con i fondi del PNRR, il costo degli investimenti necessari per realizzare i seguenti significativi risparmi sui costi dell’assistenza sanitaria al fine di più che compensare i costi dell’aumento della spesa sanitaria ,richiesta dalle nuove esigenze. A tal fine sinteticamente indico l’eliminazione dell’impossibile conciliazione tra risorse finanziarie limitate//bisogni sanitari illimitati, della frammentazione dell’impianto di governance e della deresponsabilizzazione delle regioni nella gestione della spesa sanitaria. Inoltre il ridisegno della sanita territoriale atta a realizzare l’equa distribuzione dei livelli essenziali dei servizi socio/assistenziali, la ricomposizione della frattura ospedale /territorio, una riqualificazione del sistema di rimborso delle prestazioni del SSN che tenga conto della qualità delle prestazioni e, la possibilità di ottimizzare ex ante i risultati della scelta programmata, eliminando le distorsioni del Patto di Stabilità Interno che, rimandando tutto ex post, consentiva solo di prendere atto di risultati, ormai irrimediabili .
Conclusioni
In conclusione dal disegno di legge di Schlein deriva un SSN atto a rispettare il vincolo di bilancio congiuntamente agli : obiettivi di fondo di universalità ed equità in un contesto di bisogni in aumento.
La sua proiezione a livello regionale assicura la riqualificazione dei sistemi sanitari regionali in termini di sostenibilità in sostituzione di quelli “deragliati “perché basati, come quello umbro, sull’illusione finanziaria del Governo Meloni che ignora l’evoluzione normativa del rapporto Stato/Regioni. Infine, assicura i criteri della necessaria concretezza, corretta indica zione della nuova direzione di marcia e realizzazione del rivoluzionario programma di riforme del PNRR richiesti dalla Commissione UE.
Antonio Troisi